Da questo blog e' stata tratta una storia vera

15.1.07

Come il miele con le api (3 di 3)

"Vieni, ti voglio presentarti ai miei amici".
Sguscia tra le persone accalcate di fronte al bancone che aspettano di fare la propria ordinazione con una banconota in mano. Tu, aggrappato alla sua mano, cercando di non perderla, ti assicuri di dare una spallata al ragazzino ubriaco che tanto ti aveva infastidito mentre prendevi da bere. Lontano dalla zona del bar non c'è poi tanta ressa e lei, sicura che la seguirai, ti lasci la mano e si avvicina spedita a un gruppo di cinque ragazzi che se ne stanno in circolo, in piedi, senza dirsi una parola, ognuno con lo sguardo dentro al proprio bicchiere, come se lì dentro potessero trovare qualche spunto di conversazione.
"Eccomi", dice loro "lui è..."
Si gira verso di te, ride, si rende conto solo in quel momento che neppure voi due avete ancora fatto le presentazioni.
Fai un cenno di saluto al gruppo con un sorriso di circostanza. Pronunci un "ciaopiacerediconoscervi" molto stirato. Il tizio più vicino a te fa per porgerti la mano; tu fingi di non notare il suo gesto, ignorandolo.
Lei parla: lavora come ingegnere ambientale, disegna giardini per gente ricca, è un lavoro che le piace, vorrebbe trasferirsi a Londra, o magari a Lisbona.
Lisbona è strana, risponde uno del gruppo. C'è la statua del Cristo di Rio e il Ponte di Brooklyn.
"Il Golden Gates di San Francisco, vorrai dire..." lo corregge il tizio a cui avevi negato il saluto. Quell'altro lo guarda un momento, spazientito.
"Ma cosa dite?! A Lisbona c'è quel ponte, quello lungo lungo", interviene un altro ancora.
A guardarli sono abbastanza buffi, tutti impettiti e tutti impegnati a far vorticare il vino nei propri bicchieri: una classe di chimica che sta facendo esperimenti miscelando liquidi in provetta. Anche lei muove il suo polso per far roteare il bicchiere, dandosi un certo tono. Stupida, i vini bianchi non hanno bisogno di arieggiare.
Ovviamente, eviti di farglielo notare. Invece, ti avvicini a lei e dici:
"Sei come il miele con le api".
Voleva essere un complimento, ma lei ti guarda duramente. Come se tu pensassi che lei goda ad avere le attenzioni di tutti noi, come se le piacesse che litighiamo per lei, come se lei già sapesse che non ci sarà nessun vincitore. Come se tu fossi tanto sveglio da capirlo.