Da questo blog e' stata tratta una storia vera

22.1.07

La piramide alimentare

Se leggi un po' di resoconti sugli attacchi di squali, quello che accomuna tutti i racconti di chi ne è sopravvissuto, è che non ha capito immediatamente cosa stesse succedendo, o cosa era già successo: molti parlano di aver avvertito un bruciore, o un formicolio, credendo all'inizio di essere entrati a contatto con una medusa; ma quando hanno controllato, hanno trovato una profonda ferita semicircolare che prendeva tutta la coscia. Altri invece non si sono accorti proprio di nulla, tranne notare che l'acqua attorno a loro era color sangue: si guardano le gambe, e scoprono che una è stata amputata di netto appena sotto il ginocchio. Ovviamente non si può credere che tutto questo sia dovuto all'effetto anestetizzante dell'acqua fredda, non solo per il fatto che molti di questi casi sono avvenuti nei caldi mari caraibici, ma anche perché il corpo diventa insensibile a una ferita grave solo a temperature prossime allo zero.
Quello che succede, forse, è che il cervello non registra affatto gli stimoli del dolore perché non può accettare di essere preda, non riesce a concepire il fatto di venir mangiato vivo.

1 Comments:

Blogger Marco said...

Non credo che il cervello sia così "intelligente", probabilmente è una forma di reazione controllata a un trauma... però... non ci avevo mai pensato.

21/2/07 12:40

 

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