Moelleux al cioccolato (2 di 3)
Sorseggi il passito mentre l'altro bicchiere, colmo, se ne sta di fronte a una sedia vuota: la tua compagna si è scusata e, nell'attesa del dessert, ha approfittato per andare a rinfrescarsi alla toilette. Intanto guardi fuori dalla vetrata del wine bar, una magnolia solitaria sembra bucare il pavimento in porfido della piccola piazza. Quando fiorirà, segnando la fine di un inverno che non è mai realmente arrivato, tutto intorno ci saranno tavolini e sedie e gente che mangia, beve, ride, ma per ora la piazza è deserta, spazzata dal vento insolitamente caldo.
Annoiato, porgi l'orecchio alle chiacchiere che si levano all'interno del locale: in particolare, la tua attenzione va a una donna, accompagnata da un paio di amici, in piedi vicino al registratore di cassa, in attesa di pagare il conto. Parla a voce troppo alta, prende per il braccio i propri ascoltatori ogni volta che crede di dire qualcosa di importante. Come adesso:
"A un primo appuntamento, una ragazza non ci deve mai stare."
Ride quando nota che stai seguendo il suo discorso.
"Anche lui è interessato!", ti indica.
"Sì, ma non ho capito bene..." rispondi. "Perché una ragazza non ci dovrebbe stare al primo appuntamento?"
E' abbastanza brilla, non risponde alla tua domanda, ma dice rivolta a te:
"Non dobbiamo starci anche quando vorremmo davvero. E non sai quanto ci dispiace aspettare il secondo appuntamento."
Cosmopolitan e altre riviste femminili sono piene di cazzate del genere. Diktat dati da redattrici che ai tempi del liceo amavano Leopardi perché nessuno amava loro. Però vuoi darle un po' di ragione:
"Beh sì, effettivamente è bello non forzare le cose, passare una serata piacevole senza che si vada a letto a tutti i costi..."
"Eh no!" ti ammonisce agitando l'indice. "E' davvero irrispettoso non provarci al primo appuntamento."
Ha detto proprio irrispettoso.
"Dovrei provarci anche se so che una come te, una che non ci sta, la prima sera?!"
"Soprattutto in quel caso!"
Annoiato, porgi l'orecchio alle chiacchiere che si levano all'interno del locale: in particolare, la tua attenzione va a una donna, accompagnata da un paio di amici, in piedi vicino al registratore di cassa, in attesa di pagare il conto. Parla a voce troppo alta, prende per il braccio i propri ascoltatori ogni volta che crede di dire qualcosa di importante. Come adesso:
"A un primo appuntamento, una ragazza non ci deve mai stare."
Ride quando nota che stai seguendo il suo discorso.
"Anche lui è interessato!", ti indica.
"Sì, ma non ho capito bene..." rispondi. "Perché una ragazza non ci dovrebbe stare al primo appuntamento?"
E' abbastanza brilla, non risponde alla tua domanda, ma dice rivolta a te:
"Non dobbiamo starci anche quando vorremmo davvero. E non sai quanto ci dispiace aspettare il secondo appuntamento."
Cosmopolitan e altre riviste femminili sono piene di cazzate del genere. Diktat dati da redattrici che ai tempi del liceo amavano Leopardi perché nessuno amava loro. Però vuoi darle un po' di ragione:
"Beh sì, effettivamente è bello non forzare le cose, passare una serata piacevole senza che si vada a letto a tutti i costi..."
"Eh no!" ti ammonisce agitando l'indice. "E' davvero irrispettoso non provarci al primo appuntamento."
Ha detto proprio irrispettoso.
"Dovrei provarci anche se so che una come te, una che non ci sta, la prima sera?!"
"Soprattutto in quel caso!"

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